specialisti in Consulenza ed affiancamento professionale nelle
Attività di ingegneria forense e Consulenze Tecniche di Parte
la materia di cui parliamo:
ingegneria forense e
consulenze tecnico-legali
L’art. 61 c.p.c. recita: “Quando è necessario, il Giudice può farsi assistere, per il compimento di singoli atti o per tutto il processo, da uno o più consulenti di particolare competenza tecnica”; questo rappresenta il modo con cui la scienza e la tecnica entrano a far parte di un procedimento giudiziario tramite l’ingegnere forense, il quale può rivestire in tale ambito due distinti ruoli, quello del Consulente Tecnico d’Ufficio (brevemente il C.T.U.) e quello del Consulente Tecnico di Parte (brevemente il C.T.P.).
Tramite il loro operato i professionisti che si occupano di ingegneria forense (sia il C.T.U. che i vari C.T.P.) influenzano pesantemente il processo poiché solo per mezzo della loro maestria il Giudice viene messo in grado di individuare la prospettiva tecnico-scientifica più attendibile che sottende uno o più fatti oggetto del procedimento giudiziario.
Ingegnere forense: la figura professionale
Nell’ambito dei procedimenti giudiziari può essenzialmente ricoprire due ruoli cardine: C.T.U. / C.T.P. .
IN VESTE DI C.T.U.
In veste di C.T.U. eroga la sua opera direttamente al Giudice: riferisce direttamente al magistrato la summa del proprio operato in forma di Relazione Tecnica d’Ufficio , la quale risulta indispensabile per completare, nella fase decisionale, le competenze del Giudice in materie specialistiche tecnico-scientifiche .
Riveste al tempo stesso anche il ruolo di Pubblico Ufficiale , nell’ambito dell’espletamento delle proprie mansioni, essendo incaricato dello svolgimento del processo direttamente sul campo, al di fuori delle aule del Tribunale.
IN VESTE DI C.T.P.
In veste di C.T.P., invece, presta all’Avvocato un supporto strategico fondamentale apportando a sostegno della difesa dati tecnici spesso decisivi al fine del convincimento del Giudice in fase decisionale; fornisce la sua opera ai legali sia nelle fasi che precedono il giudizio sia durante il procedimento vero e proprio ( e questo non solo nel I grado).
Compito particolarmente delicato, nel quale il professionista sfodera anche l’esperienza maturata sul campo, è l’affiancamento della parte e del suo Legale durante le operazioni sui luoghi di causa (brevemente “operazioni peritali”).
Per questi motivi, fin dalle fasi precedenti il procedimento, è assolutamente fondamentale incaricare un ingegnere forense in qualità di C.T.P. in quanto figura professionale dalle competenze “trasversali” in grado di appurare la correttezza metodologica dell’operato sia del C.T.U. sia del C.T.P. di parte avversa ed in grado di affiancare il tecnico del Giudice nell’esecuzione di tutte le verifiche sul campo.

il nostro Modus Operandi come Consuenti Tecnici di Parte
Per noi è di fondamentale importanza lavorare sempre a stretto contatto con i legali di parte, passo dopo passo fin dagli inizi.
Attraverso incontri continui, lo studio della documentazione disponibile e le necessarie integrazioni della stessa, elaboriamo valutazioni strategiche ed approfondite indagini conoscitive di concerto con l’Avvocato fin dalla prima perizia (necessaria all’avviamento del procedimento giudiziario), con l’obiettivo di fornire allo stesso i migliori strumenti ed evidenze da utilizzare nell’iter del procedimento vero e proprio.
Per gli interessi di Parte la collaborazione con un ingegnere forense ha valenza di primaria importanza nell’attività dell’Avvocato, in quanto è proprio grazie alle considerazioni, alle indagini ed agli approfondimenti di questo nel campo tecnico-scientifico che si rende possibile un’esatta e puntuale ricostruzione dei fatti finalizzata alla ricerca della verità e la conseguente individuazione dei profili di responsabilità delle Parti in causa da sottoporre in maniera inequivocabile al C.T.U. consentendo di seguito al Giudice di elaborare il giusto convincimento.
ingegnere forense: competenze trasversali
L’ingegnere forense, pertanto, è quel professionista che grazie ad una formazione ausiliaria a quella puramente ingegneristica, coniuga il proprio sapere alle discipline giuridiche.
Tale figura professionale, che funge da “ponte” tra il mondo tecnico-scientifico ed il mondo giuridico, deve necessariamente essere dotata di tre competenze essenziali:
Tecniche
che sono parte integrante sia del corso di studi sia delle successive specializzazioni ed esperienze professionali maturate
Procedurali
derivano da formazione specifica in ambito giuridico e dal percorso professionale seguito anche in collaborazione con altri consulenti di parte
Comunicativo-redazionali
essere un tecnico preparato e competente sugli aspetti procedurali rappresenta una condizione necessaria ma non sufficiente per conseguire un obiettivo prefisso in ambito tecnico-legale.
Poiché tutto si concretizza in relazioni tecniche occorre necessariamente saper comunicare incisivamente e compiutamente le proprie tesi e dissertazioni nella forma scritta più opportuna

Si occupa di produrre la documentazione tecnico-scientifica necessaria; soprattutto in fase ante procedimento
Elabora osservazioni a sostegno o in confutazione dei risultati elaborati dal C.T.U.
Verifica che l’operato dell’ausiliare del Giudice utilizzi tecniche e metodologie all’avanguardia
Si accerta della correttezza delle operazioni peritali
Vigila sull’imparzialità dell’operato del C.T.U. e sul rispetto delle regole del contraddittorio
Si interfaccia con il C.T.U. interagendo con lo stesso e stimolando riflessioni nuove o alternative sui fatti di causa
ingegnere forense: l’alleato dell’Avvocato
È di fondamentale ausilio nella ricerca delle chiavi di lettura tecnico-scientifiche a supporto del procedimento
